Il museo delle statue menhir di Laconi

La presenza della statuaria in Sardegna affonda le proprie radici in un passato molto antico. A Laconi, un borgo situato nel cuore del Sarcidano, si trova la maggiore esposizione di statue preistoriche che risalgono a circa 5000 anni fa, realizzata all’interno di un palazzo signorile appartenuto alla famiglia Aymerich.

La collezione è composta da 40 menhir, in sardo sono chiamate perdas fittas (pietre conficcate), in origine ubicate nelle campagne sarcidanesi ed ora riunite all’interno di questo importantissimo Museo. I menhir si distinguono in tre categorie principali: i proto antropomorfi, privi di qualsiasi raffigurazione; gli antropomorfi assessuati, ma che al contempo mostrano i primi evidenti tratti del viso; ed infine le statue-menhir, le quali oltre che evidenziare le caratteristiche sessuali, presentano altri simboli come il cosiddetto “capovolto”, ma soprattutto mostrano il doppio pugnale, il quale oltre che simboleggiare uno status di rango, di forza e potere, determina anche l’appartenenza della statua al genere maschile.

Solitamente, infatti, le statue femminili si presentano di dimensioni più ridotte e mostrano dei seni a forma di cono o di disco piatto.

Insomma, ancora una volta la Sardegna ci stupisce per la ricchezza delle testimonianze che giungono dal passato, dove le statue dedicate ad antichi guerrieri o capi tribù ed i simboli legati alla Gran Madre mediterranea scolpiti nelle statue-menhir femminili, ci raccontano di antiche popolazioni che iniziavano a dotarsi di una embrionale organizzazione sociale.

Nella scorsa edizione di tourismA a Firenze (2017) ha preso corpo la Rete museale delle statue stele del Mediterraneo. Finalmente i menhir della Sardegna sbarcano in Europa!

(Immagini tratte dal web)

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